Archivio dell'autore: filidiana

LA ECONOMÍA VERDE ES EL NUEVO COLONIALISMO PARA SOMETER A NUESTROS PUEBLOS

Discurso de Evo Morales Ayma, Presidente del Estado Plurinacional de Bolivia

Plenaria de la Conferencia de Naciones Unidas sobre Desarrollo Sostenible Rio+20

Rio de Janeiro, 21 de junio de 2012

Saludando a todos los presentes y a los pueblos del mundo, el Presidente Evo Morales Ayma, del Estado Plurinacional de Bolivia inició su discurso de la siguiente manera:

En los pueblos del Sur hoy festejamos nuestro año nuevo Andino Amazónico, festejamos el Inti Raimy, en quechua Fiesta del Sol, el Inca Cuti, en Aymara el retorno del padre sol, los relojes cósmicos que nos enseñan y señalan los siglos de la madre tierra. Hoy en Bolivia es feriado, festejamos el año nuevo andino amazónico. Quiero felicitar a todos los pueblos del sur, especialmente al movimiento indígena originario.

Hace 20 años, en la Cumbre por la Tierra realizada aquí en Brasil, se planteaba una reflexión profunda sobre la vida y la humanidad tomando en cuenta nuestro planeta tierra. Recuerdo el gran mensaje de un hombre sabio, Fidel Castro, Presidente y Comandante de Cuba Revolucionaria que nos decía “acaben el hambre no al hombre, paguen la deuda ecológica no la deuda externa”. Ahora nos damos cuenta que este hombre tenía mucha razón, al afirmarnos que hay que condenar la deuda del sistema capitalista, los países llamados pobres o en vías de desarrollo sentimos que la deuda de los países capitalistas es impagable.

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RIO-20. L’accordo ci riporta più di venti anni indietro. Ma intanto la crisi avanza

Mercoledì 20 Giugno 2012 16:43 A Sud

Un documento senza alcuna ambizione. Dopo una negoziazione finita all’alba, le delegazioni di 193 pesi hanno approvato ieri, in una plenaria simbolica durata meno di un minuto, il documento finale di Rio. Un vertice ribattezzato dall’interno Rio meno 20, come a dire che gli impegni sono ancor più vaghi di 20 anni fa, nonostante la crisi ecologica sia sempre più grave e profonda e rischi di divenire irreversibile.

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L’obbiettivo dell’educazione: la diseducazione

Lunedì 14 Maggio 2012 00:00 Noam Chomsky

Noam Chomsky critica l’attuale sistema di insegnamento. Nonostante l’idea che nelle nostre scuole si insegnino i valori democratici, ci troviamo di fronte a un modello coloniale di insegnamento disegnato per formare professori svalutati nelle loro dimensione intellettuale per sostituirgli un architettura di procedimenti e tecniche; un modello che impedisce il pensiero critico e indipendente, che non consente di ragionare su quello che si cela dietro le spiegazioni e che, per questo stesso motivo, fissa spiegazioni uniche e indiscutibili.

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Lancio della Campagna “Stop ENEL – Per un nuovo modello energetico

Domenica 29 e Lunedi 30 aprile, verrà lanciata la campagna Stop ENEL – Per un nuovo modello energetico, di cui A Sud è membro fondatore. Di seguito l’appello della campagna. L’ENEL è la più grande società elettrica italiana e la seconda in Europa per potenza installata. Nel 1999 è stata privatizzata ed oggi è quotata in borsa contando 1,2 milioni di azionisti. In parte resta una società pubblica in quanto il 31% è proprietà del Ministero dell’Economia e delle finanze, quindi dei cittadini italiani.

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Festeggiamo le mamme con il Perrozompopo

Dal Nicaragua, dove spesso si diventa madri troppo presto, mandiamo un
pensiero a tutte le mamme affinché non si dimentichino che prima di
tutto sono donne! DonneMamme forti, coraggiose, instancabili, con
tanti sogni da realizzare e tanti spazi da reclamare. DonneMamme
libere di pensare, di decidere e di agire. DonneMamme padrone del loro
corpo e della loro mente, ma soprattutto protagoniste della loro vita.

Auguri DONNE-MAMME!!

 

Ci sarebbe da scrivere un articolo …

Ma quanto sarà difficile scrivere??! Eppure fin da piccola ho sempre avuto il mio diario dove le pagine si riempivano quasi senza volerlo. Ebbene, ora sono una volontaria, o meglio una cooperante, anzi nemmeno cooperante è la parola giusta. Diciamo allora che sono semplicemente Diana in Nicaragua.  Ma non è questo il punto. Il punto è che una delle cose che mi piacerebbe fare è raccontare ciò che vivo, ciò che vedo, ciò che sento. Eppure è così tremendamente complicato. Vorrei semplicemente avere il dono di partorire senza particolari interruzioni un articolo, un racconto, un aneddoto. Fatti interessanti, eventi importanti, situazioni curiose o semplici banalità. Schegge di vita che vorrei condividere … ma che maledettamente non ci riesco!

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La protesta contro la Barilla parte dalla rete.

Chiara Amendola

Parte dalla rete la protesta contro l’Impresa di prodotti alimentari più famosa d’Italia: la Barilla.

L’azienda, non più italiana ma americana, usa grano con tassi di micotossine altissimo, e quindi ammuffito, derivante da lunghi stoccaggi, al prezzo più basso possibile.

Ma perché accade ciò?

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Bambini consumatori: la malattia del capitalismo

I bambini sono una categoria sociale potente: non solo portano altissimi fatturati ma influenzano il comportamento d’acquisto degli adulti.

Non sono solo consumatori, grazie alla paghetta di genitori e nonni diventano acquirenti, autonomi nella scelta e capaci di influenzare la scelta degli adulti non solo per i prodotti riservati a loro ma anche per quelli destinati al nucleo familiare.

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Banche, che bellezza!

28 febbraio 2012 versione stampabile
di Giuseppe De Marzo

Ah, quando si dice le banche. “Abbiamo una banca”, come un inno alla gioia dell’allora segretario DS ed attuale sindaco di Torino. Che meraviglia le banche. Poi in questi ultimi anni ne apprezziamo sempre di più il valore sociale, l’etica, l’irreprensibilità e il coraggio dei manager e, soprattutto, la lungimiranza.
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Messaggio di un’anziana Mapuche all’umanità

I Mapuche (gente della terra) sono un popolo indigeno della zona centro-sud del Chile e del sud-est dell’Argentina. Alcuni gruppi che si ubicarono nel sud del Chile riuscirono a resistere con successo ai conquistatori spagnoli, nella guerra di Arauco. Anche se nel secolo XXI, tanto in Chile come in Argentina, questi territori caratterizzati da una ricchezza incalcolabile, sono costantemente presi di mira da multinazionali e imprese che sfruttano le risorse naturali in un modo totalmente incontrollato. Per questo e altro, hanno reclamato i propri diritti fino ad oggi.