¿Que busca mi amor?

È la frase che sentirete ripetervi ad ogni passo fatto nei quattro principali mercati di Leon. Il mercadito situato nella parte ovest della città, all’interno del barrio Sutiaba, vicino alla fermata dei bus che portano alle spiagge di Poneloya e Las Penitas. Il mercado central, situato in pieno centro, dietro alla cattedrale. Il mercato de la estacion, così chiamato perché nasce dove un tempo c’era la stazione ferroviaria di León. Intorno al 1990 Violetta Chamorro, allora presidente del Nicaragua, pensò bene di vendere o meglio svendere l’intera rete ferroviaria del paese lasciando il popolo nicaraguense senza una fonte di lavoro e di un alternativa di trasporto. Ed infine il mercado la terminal, il più grande. Da qui partono i ruteados (bus ordinari), gli expresso (bus diretti) e gli interlocales, detti anche intermortales, che sono dei velocissimi pulmini privati caratterizzati spesso da una guida sconsiderata.

Alle 5 del mattino il mercato della estacion già brulica di gente. Appena entrati, i cinque sensi vengono immediatamente stimolati al punto da confondere i tuoi iniziali propositi. La luce che filtra dai tetti di lamiera è poca, ma sufficiente a far risaltare la varietà di colori della frutta e della verdura. Continua a leggere

¡GRAZIE-GRACIAS-GRAZIE!

I mercatini di Natale sono stati un vero successo!!!

Un GRAZIE speciale a mamma Marlis, Barbara e Patrizia che hanno dato vita alle bancarelle!

GRAZIE a Mary,  zia Mathilde,  Conny e la signora Emanuela che hanno creato degli oggetti originali da mettere in vendita!

GRAZIE a tutti quelli che continuano a sostenerci!!!

Un Natale per León….

Cari amici,

a León l’atmosfera natalizia e’ decisamente diversa da come la nostra memoria dipinge i nostri ricordi…

Desideriamo ringraziare tutti per l’affetto, l’interesse e il sostegno che ci state dimostrando e che sentiamo presente tutti i giorni!

Per continuare a sostenerci, mamma Scarpellini, Barbara e Patrizia hanno preparto delle splendide corone dell’avvento e creato decorazioni in feltro e carta per addobbare le vostre case, da regalare o da utilizzare per decorare le scatole dei doni!! Continua a leggere

De la Renta…dos cuadras y media abajo

Le giornate scorrono velocemente a León, come i torrenti che invadono le strade della città durante i temporali, che talvolta segnano il termine delle giornate o ci accompagnano nelle notti. Abbiamo ormai terminato il corso di spagnolo e ci siamo trasferiti nella nostra accogliente e graziosa  casa. Un salotto, una cucina, una stanza per noi, una stanza per voi, un lavatoio e un romantico giardino dove trascorriamo le serate lasciandoci cullare dall’abuelita (sedia a dondolo). L’unico elettrodomestico che si può trovare in cucina è una licuadora (frullatore) che Filippo utilizza per sperimentare i frescos più strani, cioè succhi preparati con frutta fresca e ghiaccio. Continua a leggere

Primi passi…

Dopo un interminabile viaggio durato non sappiamo quante ore, finalmente posiamo i nostri piedi a Managua, capitale del Nicaragua. Prima sensazione? Provate un po’ ad immaginare. L’aria così calda e carica d’ umidità da mettere in difficoltà la nostra abituale respirazione. Ad accoglierci c’è Mila, coordinatrice dei volontari nel paese. La sua solarità e la sua semplice gentilezza ci fanno sentire immediatamente a proprio agio. Con il suo Suv ci porta in un grazioso albergo dove riposiamo prima di partire il giorno dopo per León. In tanti hanno un Suv, da quello con le ruote tremolanti, a quello con i finestrini neri, fino ai Pick-up. I crateri non sono solo sulle vette dei vulcani ,ma sono sparsi anche qua e là sulle strade. Una macchina normale avrebbe poca vita da queste parti. Differentemente dall’Europa, qua  il Suv è quasi indispensabile.  Il giorno dopo Melvin, collega di Mila, ci scorta fino a León. Durante il viaggio lo tempestiamo di domande, mentre in sottofondo la radio trasmette musica. Sicuramente penserete a quella caraibica come l’ inconfondibile salsa. Niente di tutto questo. Dalle casse stereo usciva principalmente la musica di Eros Ramazzotti,  Nek e la popolarissima Laura Pausini. Dopo circa un’ ora e mezzo eccoci giunti a León. Una città sognata tante notti, immaginata, nominata, letta e ascoltata da chi già aveva vissuto i suoi battiti e le sue vibrazioni. E tutto ad un tratto, come per magia, si materializza davanti ai nostri occhi.


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“…sei pronto?”

Gli ultimi giorni trascorsi nella mia città sono stati particolarmente insoliti. Era come se fossi avvolto da una bolla d’apatia, che in qualche modo riusciva a proteggermi. Consapevole che dopo pochi giorni gran parte della mia vita sarebbe cambiata in non so che cosa. Inconsciamente mi chiudevo in questa illusione, stando bene attento a non farla dissolvere. Ma il momento del distacco era ormai giunto. Arrivato alla stazione, crocevia di partenze e di arrivi, lo strato che mi difendeva si faceva sempre più sottile. Il treno non aspetta, il treno non tergiversa, è come uno spillo che in un secondo fa sparire la propria bolla immaginaria. Tutto quello che prima era fermo inizia a muoversi.  Tutto pian piano si allontana. La presenza costante dei genitori, le serate con gli amici, le partite di calcio con i compagni, le abitudini che ormai facevano parte di me…e la mia Livorno. Tutto in un tempo così breve che il tuo stato d’animo non può sopportare, a meno che le lacrime non ti aiutino a liberarti dall’improvviso smarrimento.

Presentazione dei progetti