Con 62 voti a favore ed i soli voti dei tre deputati del MRS contro (Movimento Rinnovatore Sandinista), i deputati della Asamblea Nacional abolirono nel settembre del 2007 il Comma 3 dell’articolo 143 del nuovo Codice Penale, confermando il divieto assoluto di qualsiasi forma di aborto in Nicaragua ed eliminando di fatto la possibilità per i medici di effettuare l’aborto terapeutico in caso di grave rischio per la vita della madre, di gravi malformazioni del feto o di maternità a seguito di violazione della futura madre.
Oggi il Nicaragua ribadisce la posizione e si unisce ad altri paesi che nel mondo hanno adottato questa misura (Cile, El Salvador, Honduras, Repubblica Domenicana, Kenia, Malta, le Filippine e il Vaticano). La forte influenza e le continue pressioni della religione cattolica ed evangelica nella politica del paese, è stata la principale causa dell’attuale violazione dei diritti umani.
L’aborto terapeutico Secondo gli articoli 143 e 144 del nuovo Codice Penale:
per un medico che effettuerà un aborto in modo non volontario subirà una pena che va da 1 a 3 anni di carcere e potrà anche essere inabilitato dall’esercizio della professione per un periodo da 2 a 5 anni. Continua a leggere