Archivio dell'autore: filidiana
E se incontrassi un poliziotto della Diaz?
Vittima delle violenze al G8 scrive al giudice.
29/07/2013
Ecco una lettera di Mark Covell al giudice del tribunale di sorveglianza di Genova, pubblicata da osservatoriorepressione.org. Covell ĆØ il giornalista inglese finito in coma al G8 del 2001, durante l’irruzione della Polizia alla scuola Diaz.
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OltreconfiniTI
Nato con l’obiettivo di mantenere vivi e saldi i legami ticinesiĀ che sono o si sono traferiti al di fuori del territorio cantonale, il progetto OltreconfiniTi nasce da una duplice esigenza: la prima, con valenza prevalentemente storico-culturale, verte sulle necessitĆ di avere una visione completa dei ticinesi fuori Cantone e una migliore conoscenza del fenomeno dell’emigrazione ticinese. La seconda, per contro, ĆØ di tipo pragmatico-strategica e consiste nel favorire e sviluppare le relazioni fra i ticinesi fuori Cantone e fra loro e il Ticino, generando possibili sinergie. Continua a leggere
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Cercando un posto al sole
Con unāindustria carente e lāagricoltura in crisi, per il Nicaragua il turismo potrebbe rappresentare la più importante risorsa economica per il futuro. CosƬ non ĆØ (ancora), nonostante le promesse del settore. PerchĆ© gli investitori stranieri puntano a ottenere, con ogni mezzo, la spiaggia migliore.
Dalla fine degli Anni Novanta, la costa centro-meridionale del Nicaragua ĆØ stata invasa da strutture di ogni genere: case-vacanza, ostelli, resort, fino a esclusivi centri turistici. Lāaccesso al mare, pur garantito dalla costituzione nicaraguense, poche volte ĆØ stato rispettato. Si pensi che, soltanto un decennio fa, nel municipio di Tola (sud-ovest del paese) cāerano ben 54 chilometri di costa con accesso pubblico. Oggi ne rimangono solamente 4. Sempre più, i territori costieri sono teatro di battaglie legali dove tutto ĆØ lecito pur di accaparrarsi la spiaggia migliore. Negli ultimi quindici anni, grazie allāaccondiscendenza della legislazione locale e alle pressioni di organismi finanziari internazionali, le bellezze naturali e la ricchezza culturale del paese sono state letteralmente svendute a piccoli e grandi investitori stranieri. Oggi, molte delle terre ripartite nella riforma agraria sandinista sono state acquistate a basso costo da capitali lontani. Un ettaro, valutato fino a pochi anni fa 200 dollari, ora può arrivare a costare 200 volte tanto. Libero da regolamentazioni, il turismo di massa āsol y playaā ha generato cosƬ numerosi conflitti sociali e ambientali. Private dellāaccesso alle risorse di base (terra, acqua e alimentazione), intere comunitĆ indigene hanno dovuto trasferirsi in zone più interne e disagiate. Le forme āalternativeā che si contrappongono a questo modello sono molte. Forse la miglior strategia che la collettivitĆ contadina e indigena può adottare per appropriarsi dellāattivitĆ turistica senza perdere la propria identitĆ , ĆØ il āturismo ruraleā. In questo modo, attraverso le proprie strutture organizzative, la comunitĆ eserciterebbe un ruolo significativo nella gestione del turismo, per migliorare la qualitĆ di vita e rafforzare lāintegritĆ culturale e ambientale.
Nuova ruralitĆ . Da qualche anno, in America Latina, questa proposta entra a far parte di uno scenario complesso, che va ben oltre la produzione agricola, denominato āNueva Ruralidadā. In Centro America, i maggiori protagonisti sono IICA (Istituto Interamericano di Cooperazione per lāAgricoltura, nato in Costarica in risposta alla creazione dellāistituzione interamericana di agricoltura tropicale, promossa negli Anni Quaranta dagli Stati Uniti) e lāistituzione indipendente CATIE, sorta nel 1973 da un accordo tra il governo del Costarica e lo stesso IICA. Oggi il peso di questi due enti ĆØ tale che ritroviamo i contenuti della ānuova ruralitĆ ā anche nella proposta di legge sul turismo rurale sostenibile, redatta dallāassemblea nazionale della repubblica del Nicaragua.
Parte del progetto di FUNDAR, lāassociazione nicaraguense con cui ho collaborato per circa due anni, sostiene alternative economiche in armonia con lāambiente a favore di alcune comunitĆ costiere. CosƬ, in alcuni villaggi sono sorte a poco a poco piccole iniziative eco-turistiche comunitarie. Per approfondire conoscenze, ascoltare esperienze e stabilire qualche interessante contatto, con una collega abbiamo partecipato alla conferenza sul turismo rurale organizzata dalla UNAN (UniversitĆ Autonoma del Nicaragua). A proposito dei possibili scenari futuri generati dalla āNueva Ruralidadā, NeptalƬ Monterroso Salvatierra (docente dellāUniversitĆ Autonoma del Messico) ha sostenuto che le interrelazioni tra turismo e ambiente non sempre sono percepibili nel breve/medio periodo e soprattutto sono gravate dal rapporto interattivo fra domanda (turista) e offerta (popolazione locale). Se analizziamo il turismo rurale comunitario da queste due prospettive distinte, possiamo affermare che nel primo caso il turismo si sviluppa nella zona rurale per valorizzare il patrimonio nazionale e rispondere alle richieste dei turisti. Nel secondo, il turismo dovrebbe favorire lo sviluppo della zona rurale e soddisfare cosƬ i bisogni della popolazione
locale, con la finalitĆ di migliorarne la qualitĆ di vita.
La programmazione della āNueva Ruralidadā, la cui proposta ĆØ minacciata da interessi economici enormi, si concentra prevalentemente sulla domanda turistica. La principale conseguenza che ne deriva ĆØ lāabbandono delle tradizionali attivitĆ rurali e la loro sostituzione con alternative economiche non agricole (artigianato, attivitĆ commerciali, servizi turistici e ricreativi). Senza una gestione socioambientale accurata, verrebbero trasformate le risorse naturali e culturali in semplici prodotti turistici. Lāeffetto della ridotta diversificazione produttiva del sistema territoriale dĆ luogo cosƬ a forti squilibri economici, sociali e ambientali. Tutto questo offrirĆ agli investitori privati lāopportunitĆ di assicurarsi ampie porzioni di territorio agricolo ⦠servite su un piatto dāargento!
Un esempio concreto. Ormai da sette anni, nel meraviglioso villaggio di Ostional, sulla costa pacifica, opera la cooperativa di turismo rurale comunitario (COPETUR), nata da unāiniziativa del ministero del turismo INTUR in collaborazione con i Pellas, una delle famiglie più ricche e potenti del paese. Attualmente la cooperativa ha sviluppato una tale esperienza organizzativa e professionale che ĆØ stata in grado di gestire un evento come lāannuale incontro dei volontari della cooperazione svizzera in Centro America. Per tre giorni, lāintera comunitĆ ha messo a disposizione vitto, alloggio e strutture comunitarie per sessanta persone, oltre a una straordinaria ospitalitĆ . In apparente armonia con le altre attivitĆ economiche del villaggio, la cooperativa dellāOstional sembra incarnare il perfetto esempio del turismo rurale, caratterizzato dallāintegritĆ dei luoghi e dallāautenticitĆ della popolazione locale.
Fragili equilibri. Ma lāorizzonte non si annuncia sereno. Nubi minacciose sfidano questa importante e stimolante realtĆ , con notizie che potrebbero cambiare gli equilibri della cooperativa e dellāintero villaggio. Nella zona dellāOstional ĆØ iniziata la costruzione di una strada costiera a scopo unicamente turistico che trasformerebbe lāattuale collegamento, piuttosto difficoltoso, in una cruciale via di comunicazione tra Nicaragua e Costarica. Porzioni di terreno affacciate su orizzonti mozzafiato sono giĆ state suddivise in lotti e acquistate da facoltosi proprietari nicaraguensi ed esotici investitori stranieri. Sembra ormai inevitabile la costruzione di un centro turistico esclusivo simile a quello dellāattuale progetto Pellas sorto poco più a nord. Eterogenei e fragili equilibri politici, sociali, culturali e ambientali creano condizioni con infinite sfumature che mutano da paese a paese. Da un lato, la condanna al turismo āsol y playaā ĆØ un fatto indiscutibile, perchĆ© lāindustria del turismo (insieme al turista stesso) ārapinanoā in modo irresponsabile e intollerabile lāidentitĆ dei territori. Dallāaltro, la visione e le proposte alternative del turismo rurale sembrano mutare in subdole strategie, come potrebbe suggerire la possibile trasformazione della comunitĆ dellāOstional. Un esempio, questāultimo, che alimenta dubbi e suggerisce la formulazione di una scomoda domanda che dovremmo porci e porre allāOMT (Organismo Mondiale del Turismo): quanto equo ed etico ĆØ il turismo rurale che stiamo sostenendo?
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Nessun rifugio sicuro: Civili sotto attacco nella Striscia di Gaza
16 Novembre 2012
Siamo al terzo giorno degli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza. Scriviamo questo comunicato nel mezzo del suono incessante dei bombardamenti, che sono proseguiti per tutto il giorno di ieri, nel corso della notte e oggi. Lāescalation militare portata avanti dallāesercito israeliano continua su tutta la Striscia. Da Gaza City, sentiamo il rumore incessante dei droni e dei caccia F16 che irrompono nel cielo sulle nostre teste. Le bombe ci cadono ripetutamente attorno, colpendo aree densamente popolate. Finora le forze aeree israeliane hanno condotto più di 500 bombardamenti, portando a 29 il numero dei morti. Più di 255 persone sono state ferite dagli attacchi, la gran parte dei quali civili, tra cui 100 bambini. 30 sono le persone in condizioni critiche.
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Testimonianza diretta da Gaza
… quiĀ a Gaza si vive ancora una situazione molto tesa, i bombardamenti israeliani continuano incessantemente e stanotte non ci hanno fatto chiudere occhio.Ā Stanno continuando a colpire su tutta la striscia e finora a hanno compiuto piu di 600 bombardamenti, un’operazione che sta terrorizzando l’intera popolazione di Gaza sotto assedio. Finora 28 persone sono state uccise, piu di 250 quelle ferite di cui 100 bambini e 30 casi in condizioni gravi.
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Un funambolico rientro
Ricordiamo lāemozione di due anni fa nello scegliere di aprire una porta sconosciuta. Ricordiamo le vibrazioni che ci fecero ballare al pensiero di intraprendere un cammino dettato da sogni e utopia. La piacevole sensazione di scivolare dolcemente nella direzione giusta, di dondolare in equilibrio su un filo sospeso, di agire, di cambiare e correggersi, dāincontrarsi e scontrarsi con genti che non si sono ancora rassegnate alle evidenti ingiustizie. Cavalcare la buena onda, direbbero in Nicaragua. Ć cosƬ che siamo partiti: con tanta convinzione e determinazione.
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RIO-20 Giuseppe De Marzo
Visto che il servizio pubblico italiano ĆØ in mano ad affaristi, cialtroni e corrotti a cui non frega nulla dell’umanitĆ , hanno ignorato completamente il vertice della terra. Per questo pubblico sul nostro blog i video realizzati da A SUD.
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RIO-20 Leonardo Boff
Video su Rio+20, realizzato da A Sud durante il viaggio della delegazione di Rigas/A Sud al vertice dei popoli per la giustizia ambientale e sociale,
Rio de Janeiro, 15-22 giugno 2012
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āEconomĆa verdeā es un crimen contra la humanidad, dicen indĆgenas
Por Yana Marull
RIO DE JANEIRO /AFP