Abbiamo vinto. Ed è solo l’inizio.

Lunedì 13 Giugno 2011 18:51 Redazione  A Sud
“Abbiamo vinto. Questa è una vittoria di tutti e di tutte. Di quelli che credono che l’acqua sia un bene comune, un diritto e non una merce, che credono che l’Italia non abbia bisogno del Nucleare, che credono che la giustizia debba essere uguale per tutti, che credono sia possibile una democrazia diversa, reale, che restituisca ai cittadini la possibilità di decidere delle loro vite”.

 

Un grido che ha rimbombato per tutto il giorno nella piazza di Bocca della Verità, piena dalla tarda mattinata, mentre il raggiungimento del quorum e il trionfo del sì diventavano da utopia a certezza. La percentuale dei sì è del 95%, l’affluenza – considerando i soli elettori residenti in Italia – del 57%. La vittoria è in un numero: 27 milioni. La vittoria non è nelle televisioni, è nelle strade. La vittoria è dei comitati locali sparsi per tutta la penisola che mesi (e ancor prima da anni) sensibilizzano, bussano di porta in porta, discutono dei temi oggetto dei referendum e delle ragioni del sì. La vittoria sta in una società civile niente affatto assopita, che ha alzato la testa mentre chi è al potere cercava in ogni modo di boicottare il referendum. E’ la nostra vittoria, e deve essere solo l’inizio di un nuovo modo di fare politica: partecipata e comune.

La Piazza di Bocca della Verità è stata la piazza dei comitati referendari, si sono riuniti alle 11 attendendo i risultati. Alle 15 e qualcosa, quando è arrivato il dato dell’affluenza, indicando la percentuale del 57% la gioia è esplosa. Per tutta la giornata si sono alternati sul palco interventi, parole, abbracci e musica per una festa che davvero è stata di tutti e di tutte.

Noi c’eravamo, assieme a tutti quelli che hanno lottato per questo risultato incredibile. E ci saremo, perchè, appunto, questa vittoria storica non è che un nuovo inizio.

 

ALLEGHIAMO QUI DI SEGUITO LE NOTE STAMPA DIFFUSE DAI COMITATI REFERENDARI

Aver registrato un numero di votanti così alto nonostante le condizioni in cui i comitati referendari si sono trovati ad operare, è un risultato che molti non prevedevano. Ed in tanti non auspicavano. Quel che è avvenuto con i referendum è scandaloso per un verso ed entusiasmante per l’altro. Il quorum registrato segna un passaggio epocale. La società civile nonostante i poteri economici, malgrado le burocrazie e la farraginosità della politica e a dispetto della televisione e di tutti i “liberi servitori” che la umiliano.  Ha funzionato il passaparola, il racconto di un mondo nuovo possibile, la convinzione di dover cambiare partecipando, per salvare noi stessi e il pianeta. Finalmente anche noi ci sentiamo parte del vento che cambia – lo stesso vento in tutto il Mediterraneo –  che si armonizza finalmente con l’acqua e il sole, a cui dovremo dedicare l’attenzione che meritano i beni comuni che abbiamo in prestito dalle generazioni future.Finalmente, torna a guardarci l’Europa.

Comitato Vota Sì per fermare il Nucleare

 

Nonostante il boicottaggio sistematico da parte dei grandi mass media, nonostante i tentativi trasversali di trasformare la campagna referendaria nell’ennesimo scontro politicista tutto interno al Palazzo, le donne e gli uomini di questo Paese hanno risposto con una straordinaria partecipazione al voto e con un’inondazione di SI. SI, la gestione dell’acqua dev’essere sottratta al mercato; SI, sull’acqua non si possono fare profitti. Questo ha detto l’intero popolo italiano vincendo una grande battaglia di civiltà. E’ stata una campagna straordinaria che ha attraversato ogni angolo del Paese con allegria e determinazione: e il popolo italiano ha risposto, dimostrando come un’intera società sia in movimento per la riappropriazione sociale dell’acqua e dei beni comuni e per riconquistare la democrazia. Da oggi niente sarà più come prima. Con questo straordinario voto, per la prima volta dopo due decenni, il popolo italiano ha sonoramente sconfitto le politiche liberiste e l’idea che l’intera vita delle persone debba essere assoggettata al mercato. Le donne e gli uomini di questo Paese hanno detto con meravigliosa chiarezza che un altro mondo è possibile, che la gestione dell’acqua dev’essere ripubblicizzata, che i beni comuni devono essere difesi, che un’altra democrazia è necessaria. Questo limpido voto dice anche quali dovranno essere i prossimi passi. L’abrogazione del famigerato decreto Ronchi richiede una nuova normativa. Dal 2007 è depositata in parlamento una legge d’iniziativa popolare,promossa dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua con oltre 400.000 firme: dev’essere immediata portata alla discussione ampia e partecioativa delle isitutzioni e della società. L’abrogazione dei profitti dall’acqua richiede l’immediata riduzione delle tariffe pagate dai cittadini, nonchè la convocazione, ATO per ATO, di assemblee territoriali che definiscano tempi e modi della ripubblicizzazione del servizio idrico in ogni territorio. E’ stata una straordinaria traversata per l’acqua e la democrazia. E’ il tempo della festa. In tutte le piazze. Con tutte le donne e gli uomini che ci hanno creduto. Ora possiamo guardare al futuro con nuova fiducia.

Comitato 2 sì per l’Acqua Bene Comune

 

 

GRAZIE A TUTTI E A TUTTE!!!!!

 

A Sud

 

 


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“Abbiamo vinto. Questa è una vittoria di tutti e di tutte. Di quelli che credono che l’acqua sia un bene comune, un diritto e non una merce, che credono che l’Italia non abbia bisogno del Nucleare, che credono che la giustizia debba essere uguale per tutti, che credono sia possibile una democrazia diversa, reale, che restituisca ai cittadini la possibilità di decidere delle loro vite”. Un grido che ha rimbombato per tutto il giorno nella piazza di Bocca della Verità, piena dalla tarda mattinata, mentre il raggiungimento del quorum e il trionfo del sì diventavano da utopia a certezza. La percentuale dei sì è del 95%, l’affluenza – considerando i soli elettori residenti in Italia – del 57%. La vittoria è in un numero: 27 milioni. La vittoria non è nelle televisioni, è nelle strade. La vittoria è dei comitati locali sparsi per tutta la penisola che mesi (e ancor prima da anni) sensibilizzano, bussano di porta in porta, discutono dei temi oggetto dei referendum e delle ragioni del sì. La vittoria sta in una società civile niente affatto assopita, che ha alzato la testa mentre chi è al potere cercava in ogni modo di boicottare il referendum. E’ la nostra vittoria, e deve essere solo l’inizio di un nuovo modo di fare politica: partecipata e comune. La Piazza di Bocca della Verità è stata la piazza dei comitati referendari, si sono riuniti alle 11 attendendo i risultati. Alle 15 e qualcosa, quando è arrivato il dato dell’affluenza, indicando la percentuale del 57% la gioia è esplosa. Per tutta la giornata si sono alternati sul palco interventi, parole, abbracci e musica per una festa che davvero è stata di tutti e di tutte. Noi c’eravamo, assieme a tutti quelli che hanno lottato per questo risultato incredibile. E ci saremo, perchè, appunto, questa vittoria storica non è che un nuovo inizio. ALLEGHIAMO QUI DI SEGUITO LE NOTE STAMPA DIFFUSE DAI COMITATI REFERENDARI Aver registrato un numero di votanti così alto nonostante le condizioni in cui i comitati referendari si sono trovati ad operare, è un risultato che molti non prevedevano. Ed in tanti non auspicavano. Quel che è avvenuto con i referendum è scandaloso per un verso ed entusiasmante per l’altro. Il quorum registrato segna un passaggio epocale. La società civile nonostante i poteri economici, malgrado le burocrazie e la farraginosità della politica e a dispetto della televisione e di tutti i “liberi servitori” che la umiliano. Ha funzionato il passaparola, il racconto di un mondo nuovo possibile, la convinzione di dover cambiare partecipando, per salvare noi stessi e il pianeta. Finalmente anche noi ci sentiamo parte del vento che cambia – lo stesso vento in tutto il Mediterraneo – che si armonizza finalmente con l’acqua e il sole, a cui dovremo dedicare l’attenzione che meritano i beni comuni che abbiamo in prestito dalle generazioni future.Finalmente, torna a guardarci l’Europa. Comitato Vota Sì per fermare il Nucleare Nonostante il boicottaggio sistematico da parte dei grandi mass media, nonostante i tentativi trasversali di trasformare la campagna referendaria nell’ennesimo scontro politicista tutto interno al Palazzo, le donne e gli uomini di questo Paese hanno risposto con una straordinaria partecipazione al voto e con un’inondazione di SI. SI, la gestione dell’acqua dev’essere sottratta al mercato; SI, sull’acqua non si possono fare profitti. Questo ha detto l’intero popolo italiano vincendo una grande battaglia di civiltà. E’ stata una campagna straordinaria che ha attraversato ogni angolo del Paese con allegria e determinazione: e il popolo italiano ha risposto, dimostrando come un’intera società sia in movimento per la riappropriazione sociale dell’acqua e dei beni comuni e per riconquistare la democrazia. Da oggi niente sarà più come prima. Con questo straordinario voto, per la prima volta dopo due decenni, il popolo italiano ha sonoramente sconfitto le politiche liberiste e l’idea che l’intera vita delle persone debba essere assoggettata al mercato. Le donne e gli uomini di questo Paese hanno detto con meravigliosa chiarezza che un altro mondo è possibile, che la gestione dell’acqua dev’essere ripubblicizzata, che i beni comuni devono essere difesi, che un’altra democrazia è necessaria. Questo limpido voto dice anche quali dovranno essere i prossimi passi. L’abrogazione del famigerato decreto Ronchi richiede una nuova normativa. Dal 2007 è depositata in parlamento una legge d’iniziativa popolare,promossa dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua con oltre 400.000 firme: dev’essere immediata portata alla discussione ampia e partecioativa delle isitutzioni e della società. L’abrogazione dei profitti dall’acqua richiede l’immediata riduzione delle tariffe pagate dai cittadini, nonchè la convocazione, ATO per ATO, di assemblee territoriali che definiscano tempi e modi della ripubblicizzazione del servizio idrico in ogni territorio. E’ stata una straordinaria traversata per l’acqua e la democrazia. E’ il tempo della festa. In tutte le piazze. Con tutte le donne e gli uomini che ci hanno creduto. Ora possiamo guardare al futuro con nuova fiducia. Comitato 2 sì per l’Acqua Bene Comune GRAZIE A TUTTI E A TUTTE!!!!!

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