Ma quanto sarà difficile scrivere??! Eppure fin da piccola ho sempre avuto il mio diario dove le pagine si riempivano quasi senza volerlo. Ebbene, ora sono una volontaria, o meglio una cooperante, anzi nemmeno cooperante è la parola giusta. Diciamo allora che sono semplicemente Diana in Nicaragua. Ma non è questo il punto. Il punto è che una delle cose che mi piacerebbe fare è raccontare ciò che vivo, ciò che vedo, ciò che sento. Eppure è così tremendamente complicato. Vorrei semplicemente avere il dono di partorire senza particolari interruzioni un articolo, un racconto, un aneddoto. Fatti interessanti, eventi importanti, situazioni curiose o semplici banalità. Schegge di vita che vorrei condividere … ma che maledettamente non ci riesco!
Sotto il sole di 40 gradi, vedo camminare per strada una donna con in braccio un bimbo di 1 anno e la grande cesta sul capo mentre urla a squarciagola la sua mercanzie e penso: “ci sarebbe da scrivere un articolo”. Continuo il mio cammino mentre schivo le grandi buche che lasciano il “ladri” di tombini e penso: “… ci sarebbe da scrivere un articolo”. Ascolto Filippo mentre mi racconta che le medicine che gli hanno appena prescritto sono state fabbricate in India da una casa farmaceutica gringa, di cui la vendita è proibita proprio negli USA e ancora una volta penso: “ci sarebbe da investigare e scrivere un articolo!”. Mentre, dalla palestra del pueblo, tutte le mattine indosso i guanti da pugilato che emanano un odore appestante, penso “ci dovrei proprio scrivere un articolo”. E questa frase riaffiora ogni volta che mi sposto in 3 su una moto, in 20 in un pick-up, appollaiata sulla stanga di una bicicletta dopo aver accettato un passaggio a casa, seduta sulla giacca del conducente del bus per sopportare il caldo che emana il motore diventato il mio fortuito posto a sedere, o mentre mi aggrappo fortemente nei microbus stracolmi di gente. E anche quando guardo la foto di Filippo che imbraccia un Kalashnikov reduce dalla rivoluzione, prestato con orgoglio da un poliziotto per fare la foto penso “ci sarebbe da scrivere un articolo”. Viene approvata una legge importante che difende le donne dalla violenza machista e penso “ci sarebbe da scrivere un maledetto articolo”…..
Poi ti metti al computer e cominci a scrivere, consulti il libro dei sinonimi e contrari, scrivi, cancella, riscrivi, fai leggere a Filippo. Riuscirò a farmi capire? Starò realmente dando una immagine corretta delle cose? Che messaggio sto mandando? Ma a qualcuno interessa ciò che scrivo?????
Mania della perfezione? Non lo so’… ma la cosa certa è che scrivere un fottuto articolo mi manda in paranoia!
Diana
PS: questo pezzo nasce in 15 minuti …. senza libro dei sinonimi!
4 risposte a “Ci sarebbe da scrivere un articolo …”