Diritti, lavoro, saperi, territorio, democrazia e futuro si intrecciano nella decisione assunta dal ministro Maroni di rifiutarsi di accorpare amministrative e referendum in una sola giornata elettorale. Depotenziare lo strumento referendario per rendere ancor più liquida la degenerata democrazia nel nostro paese è solo l’ultimo degli obiettivi che le destre italiane si pongono. Un governo al servizio delle lobby interessate al business del nucleare ed a quello che la privatizzazione del servizio idrico garantirebbero, nonostante il disastro giapponese? Non solo. Siamo di fronte ad una nuova strategia di riproduzione del modello capitalista che assume il controllo dei sistemi alimentari, costruendo un’alleanza tra multinazionali petrolifere, biotecnologiche, automobilistiche, grandi commercianti di grano ed alcune organizzazione conservazioniste. È la tendenza che ovunque nel mondo si sta affermando ed è la rotta che trasforma una democrazia degenerata come la nostra in oligarchia. Continua a leggere