Il secondo bollettino del Perrozompopo

Ad un anno di distanza abbiamo scritto e pubblicato il secondo bollettino del Perrozompopo!

Per leggerlo basta entrare nella pagina “Bollettino” e cliccare su “bollettino filidiana nr. 2”.

Buona lettura!

Radio Rete 3 racconta del Nicaragua

In queste settimane la stazione radio Rete 3 (Radiotelevisione Svizzera) sta dedicando lo spazio della rubrica Check-In al Nicaragua. Infatti stanno andando in onda dei reportage in vista delle prossime elezioni presidenziali. Per ascoltare la rubrica Check-In potete:

– Sintonizzare la radio sulla Rete 3 il venerdì alle 17.45 o seguire la replica la domenica alle 10.15.
– Cliccando sul podcast della rubrica Check-In http://www.rsi.ch/podcast/
– Visitando il blog di Cristina Rosati, la giornalista che ha preparato i servizi  http://cristinarosatibook.wordpress.com/

Buon ascolto!

E se oggi il tema fosse il cibo?

Potrei iniziare a parlare delle ricette e degli ingredienti necessari, di supermercati o gruppi di acquisto solidali, di chef e ristoranti, di alimentazione equilibrata e diete efficaci. Niente di tutto questo, voglio semplicemente condividere tre episodi vissuti in questi ultimi mesi in differenti luoghi del Nicaragua. Per quanto possano essere brevi, sono così intensi che hanno la forza di disorientarti. Sono così reali che ti lasciano senza respiro. Sono tre pugni che arrivano senza preavviso dritti allo stomaco. Sono colpi che alimentano la riflessione e la critica sull’unico modello di sviluppo imposto, che sta portando l’intero pianeta ad una crisi globale. Da un parte la crisi ambientale, dall’altra quella sociale che sta creando disuguaglianze inaccettabili. Continua a leggere

Nicaragua rifiuta la depenalizzazione dell’aborto terapeutico.

Con 62 voti a favore ed i soli voti dei tre deputati del MRS contro (Movimento Rinnovatore Sandinista), i deputati della Asamblea Nacional abolirono nel settembre del 2007 il Comma 3 dell’articolo 143 del nuovo Codice Penale, confermando il divieto assoluto di qualsiasi forma di aborto in Nicaragua ed eliminando di fatto la possibilità per i medici di effettuare l’aborto terapeutico in caso di grave rischio per la vita della madre, di gravi malformazioni del feto o di maternità a seguito di violazione della futura madre.
Oggi il Nicaragua ribadisce la posizione e si unisce ad altri paesi che nel mondo hanno adottato questa misura (Cile, El Salvador, Honduras, Repubblica Domenicana, Kenia, Malta, le Filippine e il Vaticano). La forte influenza e le continue pressioni della religione cattolica ed evangelica nella politica del paese, è stata la principale causa  dell’attuale violazione dei diritti umani.

L’aborto terapeutico Secondo gli articoli 143 e 144 del nuovo Codice Penale:

per un medico che effettuerà un aborto in modo non volontario subirà una pena che va da 1 a 3 anni di carcere e potrà anche essere inabilitato dall’esercizio della professione per un periodo da 2 a 5 anni. Continua a leggere

La toma del Fortín

Il giorno della liberazione del Nicaragua dalla dittatura dei Somoza sta per giungere. Il 19 di luglio avranno luogo i festeggiamenti e i ricordi di quella storica giornata. Intanto le strade di León si tingono di rosso e nero, i memorabili colori del Frente Sandinista de Liberación Nacional (FSLN). Nel lontano 7 luglio del 1979, questa città, nominata capitale della rivoluzione, fu la prima a liberarsi dalla dittatura conquistando l’ultimo avamposto della Guardia Nacional.

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Il perrozompopo va in montagna

Domenica 24 luglio 2011 il Perrozompopo vi porterà in montagna per raggiungere la capanna Garzonera e continuare a sostenerci!

Iscrizione a Marlis Scarpellini telefono +41 91 604 69 83  oppure +41 076 705 08 29

Per leggere il volantino e mandarlo a tutti i vostri amici  cliccate qui Volantino Garzonera



Las Alfombras Pasionarias

La semana Santa, ovvero la settimana che precede la Pasqua, si è appena conclusa. La popolazione cattolica nicaraguense, predominante nel paese con il 60% di fedeli, ha commemorato la morte e la risurrezione di Jesús. León, culla di 17 chiese cattoliche, non poteva non colorarsi di folclore e tradizione religiosa.

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Dal lago di Lugano ai laghi del Nicaragua

Nel giorno dei lavoratori dei campi di canna da zucchero, dei cafetaleros, delle venditrici ambulanti, delle operaie delle maquilas, di tutti e tutte noi lavoratori e lavoratrici, vi invitamo a passare questo primo maggio 2011 in maniera diversa! Dal lago di Lugano, passando attraverso i fiumi, i monti, i mari, gli oceani, i vulcani….fino ad arrivare con la mente ai laghi del Nicaragua!

Un modo per sostenere i nostri progetti e per non dimenticare questa importante ricorrenza! Continua a leggere

Primo bollettino del Perrozompopo

Finalmente abbiamo scritto e pubblicato il primo bollettino del perrozompopo, interamente dedicato all’attività lavorativa nostra, di Fundar e di Pro Mujer.

Per leggerlo basta entrare nella pagina “Bollettino” e cliccare su “bollettino filidiana nr. 1”.

Buona lettura!

“Lettera al capitano”

Ti scrivo mio caro compagno di tante battaglie, perché poco tempo fa ho riscoperto cosa può significare questo meraviglioso sport. I ricordi del calcio di casa nostra costruito sul denaro, sui giochi di potere e su una competizione che alla fine ha poco di sportivo, mi avevano fatto dimenticare quello che per me era stato parte della mia vita.

Nella comunità di Las Peñitas, con un docente della UNAN (Oscar) e alcuni studenti dell’università, abbiamo iniziato a sviluppare un programma di educazione ambientale. Parallelamente era stata pensata un’attività sportiva e in accordo con i bambini della comunità venne scelto il calcio. Iniziò così, come un’attività ricreativa. Non era un allenamento, ma solamente uno svago. Prendevamo quattro ciabatte per fare due porte e l’unico pallone disponibile e iniziavano a giocare senza che il tempo suggerisse loro quando smettere. Grazie a dei contatti, Oscar ed io organizzammo una partita contro la squadra attrezzata di Leon. Era arrivato il momento di fare una vero incontro. I niños de Las Peñitas che frequentano il corso di educazione ambientale hanno tra gli 11 e i 13 anni, qualcuno ha le scarpe, qualcuno un pallone mezzo sgonfio, ma la maggior parte ha una voglia matta di giocare.

Ci dirigemmo così con un camion della UNAN carico di bambini pronti a vendere cara la pelle, di amiche e amici pronti a sostenere l’equipo e da qualche genitore disposto nel gestire al meglio questo gruppo di sbandati. Continua a leggere