La semana Santa, ovvero la settimana che precede la Pasqua, si è appena conclusa. La popolazione cattolica nicaraguense, predominante nel paese con il 60% di fedeli, ha commemorato la morte e la risurrezione di Jesús. León, culla di 17 chiese cattoliche, non poteva non colorarsi di folclore e tradizione religiosa.
Archivio dell'autore: filidiana
HONDURAS: Una “DEMOCRACIA” Con mucho de DICTADURA
Sergio Ferrari, desde la ONU en Ginebra, Suiza
A pesar que el Gobierno hondureño reivindica sensibles mejorías, los “derechos humanos siguen siendo violados sistemáticamente” en Honduras. Denuncia presentada la tercera semana de marzo en Ginebra por once representantes de la sociedad civil hondureña. Y sintetizada por Carolina Sierra, del Foro de las Mujeres por la Vida, red que trabaja principalmente en el norte de su país.
Sierra llegó a Ginebra para observar en el Consejo de Derechos Humanos de Naciones Unidas el Examen Periódico Universal (EPU) sobre Honduras. Continua a leggere
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URGENTE: DAL GUATEMALA SOLDATI IN ASSSETTO DI GUERRA CIRCONDANO E MINACCIANO LA COMUNITÁ MAYA DI SAN FELIPE CHENLA CHE STA PROTESTANDO CONTRO GLI ABUSI DELL’IMPRESA ITALIANA ENEL
Redazione IL PUNTO ROSSO a cura di ALESSANDRA VECCHI per la rubrica "inviaci la tua nota"
Venerdì 18 marzo nelle prime ore del pomeriggio 500 soldati vestiti in assetto di guerra con passamontagna e le forze antisommossa hanno occupato la comunità indigena maya ixil di San Felipe Chenla, municipio di Cotzal, Quiché, Guatemala, che dal 3 gennaio sta protestando contro la ENEL perché si oppongono alla costruzione della centrale idroelettrica di Palo Viejo all’interno della Finca San Francisco di proprietà del latifondista Pedro Broll. L’ENEL (Green Power) e l’ambasciata italiana si rifiutano di dialogare con la comunità di San Felipe Chenla. Continua a leggere
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Sogniamo l’Europa, scusate per il disagio
Massimo Giannetti per "Il Manifesto"
La «collina del disonore», come l'hanno ormai ribattezzata i lampedusani, è un lurido accampamento fatto di capanne improvvisate con teli di plastica, stracci e cartoni e dove il tanfo degli escrementi taglia il respiro. È proprio qui, sopra a questa scarpata piena di rifiuti che sovrasta le banchine del porto, che il governo italiano ha perso la faccia. L'area in questione è infatti il luogo di raccolta principale delle migliaia di persone, soprattutto tunisini, approdate in questi giorni nell'isola ora in rivolta. I lampedusani, che da lunedì sera occupano per protesta la sede comunale, dicono che non ce l'hanno con gli immigrati. Continua a leggere
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L’oligarchia che boicotta il referendum
Diritti, lavoro, saperi, territorio, democrazia e futuro si intrecciano nella decisione assunta dal ministro Maroni di rifiutarsi di accorpare amministrative e referendum in una sola giornata elettorale. Depotenziare lo strumento referendario per rendere ancor più liquida la degenerata democrazia nel nostro paese è solo l’ultimo degli obiettivi che le destre italiane si pongono. Un governo al servizio delle lobby interessate al business del nucleare ed a quello che la privatizzazione del servizio idrico garantirebbero, nonostante il disastro giapponese? Non solo. Siamo di fronte ad una nuova strategia di riproduzione del modello capitalista che assume il controllo dei sistemi alimentari, costruendo un’alleanza tra multinazionali petrolifere, biotecnologiche, automobilistiche, grandi commercianti di grano ed alcune organizzazione conservazioniste. È la tendenza che ovunque nel mondo si sta affermando ed è la rotta che trasforma una democrazia degenerata come la nostra in oligarchia. Continua a leggere
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Dal lago di Lugano ai laghi del Nicaragua
Nel giorno dei lavoratori dei campi di canna da zucchero, dei cafetaleros, delle venditrici ambulanti, delle operaie delle maquilas, di tutti e tutte noi lavoratori e lavoratrici, vi invitamo a passare questo primo maggio 2011 in maniera diversa! Dal lago di Lugano, passando attraverso i fiumi, i monti, i mari, gli oceani, i vulcani….fino ad arrivare con la mente ai laghi del Nicaragua!
Un modo per sostenere i nostri progetti e per non dimenticare questa importante ricorrenza! Continua a leggere
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Primo bollettino del Perrozompopo
Finalmente abbiamo scritto e pubblicato il primo bollettino del perrozompopo, interamente dedicato all’attività lavorativa nostra, di Fundar e di Pro Mujer.
Per leggerlo basta entrare nella pagina “Bollettino” e cliccare su “bollettino filidiana nr. 1”.
Buona lettura!
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L’economia nordamericana ha bisogno dei minerali dell’America Latina come i polmoni hanno bisogno dell’aria
Associazione ASUD
Articolo originale di: Eduardo Galeano, Le vene aperte dell’America Latina
Il modello della civiltà in cui viviamo (capitalismo), con le sue intrinseche caratteristiche di sviluppismo, consumismo e spreco, imposto a quasi tutta l’umanità negli ultimi 150 anni, è dipeso per la sua esistenza dalla disponibilità di fonti di energia che sono state, allo stesso tempo, abbondanti ed economiche.
Le quattro principali fonti di energia per questo XXI secolo appena iniziato sono:
A- Combustibili fossili
B- Biocombustibili
C- Energia nucleare
D- Minerali strategici con grande capacità di immagazzinamento e conduzione di energia (litio, coltan) Continua a leggere
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“Lettera al capitano”
Ti scrivo mio caro compagno di tante battaglie, perché poco tempo fa ho riscoperto cosa può significare questo meraviglioso sport. I ricordi del calcio di casa nostra costruito sul denaro, sui giochi di potere e su una competizione che alla fine ha poco di sportivo, mi avevano fatto dimenticare quello che per me era stato parte della mia vita.
Nella comunità di Las Peñitas, con un docente della UNAN (Oscar) e alcuni studenti dell’università, abbiamo iniziato a sviluppare un programma di educazione ambientale. Parallelamente era stata pensata un’attività sportiva e in accordo con i bambini della comunità venne scelto il calcio. Iniziò così, come un’attività ricreativa. Non era un allenamento, ma solamente uno svago. Prendevamo quattro ciabatte per fare due porte e l’unico pallone disponibile e iniziavano a giocare senza che il tempo suggerisse loro quando smettere. Grazie a dei contatti, Oscar ed io organizzammo una partita contro la squadra attrezzata di Leon. Era arrivato il momento di fare una vero incontro. I niños de Las Peñitas che frequentano il corso di educazione ambientale hanno tra gli 11 e i 13 anni, qualcuno ha le scarpe, qualcuno un pallone mezzo sgonfio, ma la maggior parte ha una voglia matta di giocare.
Ci dirigemmo così con un camion della UNAN carico di bambini pronti a vendere cara la pelle, di amiche e amici pronti a sostenere l’equipo e da qualche genitore disposto nel gestire al meglio questo gruppo di sbandati. Continua a leggere
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¿Que busca mi amor?
È la frase che sentirete ripetervi ad ogni passo fatto nei quattro principali mercati di Leon. Il mercadito situato nella parte ovest della città, all’interno del barrio Sutiaba, vicino alla fermata dei bus che portano alle spiagge di Poneloya e Las Penitas. Il mercado central, situato in pieno centro, dietro alla cattedrale. Il mercato de la estacion, così chiamato perché nasce dove un tempo c’era la stazione ferroviaria di León. Intorno al 1990 Violetta Chamorro, allora presidente del Nicaragua, pensò bene di vendere o meglio svendere l’intera rete ferroviaria del paese lasciando il popolo nicaraguense senza una fonte di lavoro e di un alternativa di trasporto. Ed infine il mercado la terminal, il più grande. Da qui partono i ruteados (bus ordinari), gli expresso (bus diretti) e gli interlocales, detti anche intermortales, che sono dei velocissimi pulmini privati caratterizzati spesso da una guida sconsiderata.
Alle 5 del mattino il mercato della estacion già brulica di gente. Appena entrati, i cinque sensi vengono immediatamente stimolati al punto da confondere i tuoi iniziali propositi. La luce che filtra dai tetti di lamiera è poca, ma sufficiente a far risaltare la varietà di colori della frutta e della verdura. Continua a leggere
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