Archivio dell'autore: filidiana
I MASSACRI DA PARTE DEI “RIBELLI DELLA NATO”. MIGRANTI AFRICANI. FAMIGLIE LIBICHE SFOLLATE DALL’EST. LIBICI DALLA PARTE DEL TORTO
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Nicaragua rifiuta la depenalizzazione dell’aborto terapeutico.
Con 62 voti a favore ed i soli voti dei tre deputati del MRS contro (Movimento Rinnovatore Sandinista), i deputati della Asamblea Nacional abolirono nel settembre del 2007 il Comma 3 dell’articolo 143 del nuovo Codice Penale, confermando il divieto assoluto di qualsiasi forma di aborto in Nicaragua ed eliminando di fatto la possibilità per i medici di effettuare l’aborto terapeutico in caso di grave rischio per la vita della madre, di gravi malformazioni del feto o di maternità a seguito di violazione della futura madre.
Oggi il Nicaragua ribadisce la posizione e si unisce ad altri paesi che nel mondo hanno adottato questa misura (Cile, El Salvador, Honduras, Repubblica Domenicana, Kenia, Malta, le Filippine e il Vaticano). La forte influenza e le continue pressioni della religione cattolica ed evangelica nella politica del paese, è stata la principale causa dell’attuale violazione dei diritti umani.
L’aborto terapeutico Secondo gli articoli 143 e 144 del nuovo Codice Penale:
per un medico che effettuerà un aborto in modo non volontario subirà una pena che va da 1 a 3 anni di carcere e potrà anche essere inabilitato dall’esercizio della professione per un periodo da 2 a 5 anni. Continua a leggere
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Ingiustizia globale
[di Giuseppe De Marzo su Il Manifesto del 20 luglio 2011] .
Questo dieci anni fa denunciavamo a Genova quando parlavamo delle scelte dei G8, i principali rappresentanti delle politiche economiche imposte da FMI, BM e OMC. Allo stesso tempo proponevamo un altro mondo possibile, guidato dai principi della giustizia sociale ed ambientale. A dieci anni di distanza la violenza di Piazza Alimonda è stata estesa ad un intero pianeta. La crisi globale esplosa nel 2008 ci appare come un mostro inarrestabile che si nutre dei nostri diritti e distrugge futuro. In Italia il 14% della popolazione è diventata povera o addirittura indigente, mentre una famiglia su quattro non arriva a fine mese. Parole come austerità, privatizzazioni, debito e pareggio di bilancio tornano di grande attualità, senza che nessuno ci spieghi se a queste si accompagneranno miglioramenti delle nostre condizioni già pesantemente peggiorate. Scompaiono invece redistribuzione, lavoro, equità, giustizia e solidarietà. Prima affondano la Grecia, poi il Portogallo ed ora tocca a noi. Per incassare il consenso alle manovre, instillano un po’ di sano terrorismo e paura attraverso gli stessi ministri che hanno provocato la crisi. Ma la domanda di fondo è: riusciranno queste misure a migliorare le condizioni di chi oggi sta peggio, restituendo un po’ di fiducia nel futuro a generazioni private di molti diritti?La risposta è no.
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La lezione dei no global
di CURZIO MALTESE
La telefonata di Vito di Indymedia arrivò poco prima di mezzanotte di domenica. “Corri, perché qui alla scuola Diaz stanno facendo un massacro”. Nessuno aveva voglia di credergli. Eravamo a cena a Castelletto, la collina di Genova dove, secondo una splendida poesia di Caproni, si prende l’ascensore per il Paradiso. Un risarcimento, dopo quattro giorni d’inferno, violenza, rabbia e impotenza. L’aria dolce e fresca della collina, il vino bianco gelido per consolare la gola bruciata dai lacrimogeni. Però andiamo lo stesso, prendiamo l’ascensore da Castelletto all’inferno della Diaz, dove la storia è anche peggiore delle parole di Vito.
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La toma del Fortín
Il giorno della liberazione del Nicaragua dalla dittatura dei Somoza sta per giungere. Il 19 di luglio avranno luogo i festeggiamenti e i ricordi di quella storica giornata. Intanto le strade di León si tingono di rosso e nero, i memorabili colori del Frente Sandinista de Liberación Nacional (FSLN). Nel lontano 7 luglio del 1979, questa città, nominata capitale della rivoluzione, fu la prima a liberarsi dalla dittatura conquistando l’ultimo avamposto della Guardia Nacional.
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Il perrozompopo va in montagna
Domenica 24 luglio 2011 il Perrozompopo vi porterà in montagna per raggiungere la capanna Garzonera e continuare a sostenerci!
Iscrizione a Marlis Scarpellini telefono +41 91 604 69 83 oppure +41 076 705 08 29
Per leggere il volantino e mandarlo a tutti i vostri amici cliccate qui Volantino Garzonera
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Referendum, chi vince e chi no
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Abbiamo vinto. Ed è solo l’inizio.
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Organizaciones de DDHH repudian agresión salvadoreña contra centroamericanos
7 de junio del 2011
MANAGUA | elnuevodiario.com.ni
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Giù le mani dai referendum sull’acqua!!
Mentre tentano lo scippo del referendum sul nucleare – scippo tutto da verificare, visto che devono ancora pronunciarsi un ramo del Parlamento e la Corte di Cassazione – , il Governo e i poteri forti di questo Paese vogliono provare a fare lo stesso con i due referendum sull’acqua. Continua a leggere
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